2014-08-16
Rossi tenta invano di
ridurre il danno d'immagine e di scriminare la responsabilità della
PAT.
Il giorno di ferragosto
un cercatore di funghi di Pinzolo, Daniele Maturi, si è imbattuto fortuitamente in
un'orsa che vigilava sui suoi piccoli ed è stato repentinamente
aggredito riportando ferite alla mano, alla schiena e ad un ginocchio,
suturate con 40 punti.
Non si capisce peraltro
per quale motivo alcuni giornali locali abbiano riportato la notizia
che il ferito si sarebbe appostato dietro un albero per osservare la
cucciolata nella quale si era imbattuto.
Sembra la solita
illazione volta a criminalizzare la vittima, atteggiamento
propagandistico che si qualifica da solo.
Il Presidente della PAT
Rossi ha immediatamente rilasciato dichiarazioni preannunciando un
provvedimento di cattura ed eventuale abbattimento dell'esemplare
ormai chiaramente problematico, e chiedendo al Ministero maggiori
“competenze” nella gestione dell'orso e un contingentamento del
numero degli stessi.
Meglio tardi che mai si
potrebbe dire, non conoscendo i trascorsi. Vale però la pena di
ricordare che la reintroduzione dell'orso è stata effettuata dal
Parco Adamello Brenta, in questo caso sì con un chiaro abuso delle
sue competenze (il Parco può infatti disporre del suo territorio,
non certo programmare una reintroduzione di animali che sia fin
dall'inizio programmata per estendersi al territorio dell'intera
regione e anche oltre), ma il progetto è stato poi preso in carico,
e quindi avallato, dalla stessa Provincia di Trento. Appare quindi
paradossale che oggi si chiedano al Ministero maggiori competenze.
Il protocollo per la
gestione dell'orso c'è già, si chiama PACOBACE, è stato finora
largamente ignorato proprio dalla PAT, e prevede già la cattura e
l'abbattimento di esemplari cosiddetti problematici.
Di fronte a un pericolo
gli enti pubblici hanno il dovere di intervenire subito, senza giri
di walzer di pareri e ricorsi, altrimenti eventuali vittime saranno
penalmente imputate a chi di dovere a titolo di omissione.
Qui sotto i link ad
alcuni articoli e commenti sulla vicenda: